Storie di corsa: Zinasco

Domenica fredda, destinazione Lomellina dove le temperature sono notoriamente più basse che da noi.

Infatti partiamo stretti nella morsa di un bel -7°C che rende i movimenti impacciati.

Si esce subito dal paese e si costeggia la ferrovia per qualche centinaio di metri prima di entrare in aperta campagna.
Mentre sono concentrato a vincere il torpore vengo distratto da un lungo fischio, il macchinista di una piccola littorina ci dà il suo saluto - o meglio a me piace pensarla cosi.
E’ un singolo vagone diesel che viaggia solitario in mezzo ad una immensa campagna “quasi” desolata; il sole lo illumina con una luce fioca.

Una vera cartolina dal sapore romantico delle cose semplici del secolo scorso che difficilmente lascia indifferenti.

Questo “trenino” copre ancora oggi la tratta Alessandria –Pavia, la prima parte del percorso è stato inaugurato nel 1854 e l’ultimo tratto nel 1862;un netto contrasto con i “razzi “ che il nostro tempo impone
A dire il vero mi fa venire in mente anche un film Cult della commedia Italiana degli anni ’80 dove dei personaggi incredibili usavano prendersi la loro sedia ed attendevano il passaggio del treno , grande spettacolo di tecnologia e progresso “.....il treno è sempre il treno..” (Il ragazzo di campagna – 1984 con R.Pozzetto).

Passano i minuti ma sono mezzo congelato e non riesco ad allungare i muscoli.
Circa al 6 km troviamo il ristoro , unico per la 13 Km ed invece da ripetere per chi segue il percorso della 19Km, un pochino di Thè caldo me lo merito.
Incomincio a riprendere la sensibilità dei piedi ma sono rattrappito come non mai.
il percorso sarà praticamente tutto sterrato e nel breve tratto di asfalto che percorriamo veniamo anche sferzati da un vento gelido contrario.
Tengo duro ma fatico molto, unico obiettivo ........... arrivare !!!

Ultimo tratto in paese e poi ristoro con panino con cotechino e vin brulé.

Riconoscimento con bottiglia di vino.

(Pietro G).