Arsago Seprio

    
Provincia
Varese
CAP
21010

Il paese si estende sulle colline dell'anfiteatro morenico del  Verbano. Uno dei luoghi più visitati del paese è la chiesa di San Vittore, sito di grande interesse storico e artistico, insieme alla chiesa dei Santi Cosma e Damiano e al museo civico, detentore di reperti archeologici testimonianti le vicende storiche di quest'area geografica. Di interesse anche le zone boschive che la circondano e la palude Pollini, nota anche come "Bozza di Rugn", una zona umida di elevato interesse biologico.

Storia

Secondo  alcuni documenti il nome Arsago deriva molto probabilmente dalla divinità celtica Arth-Arthius-Orso, legata all’ambito militare, altre ipotesi ne attribuiscono l’origine al germanico medievale Heritogo, moderno Herzog, cioè esercito-condottiero.

Anticamente l’intera area era caratterizzata dalla presenza di piccoli laghi, sul territorio infatti stati ritrovati insediamenti su palafitta o bonifica, risalenti al III-II millennio a.C.

Monte della Guardia è il punto più alto del paese, da esso  scendevano le acque che formavano il piccolo laghetto del  Varnö, prosciugato poi nel 1929 e da cui partiva  l’acquedotto per l’abitato fin dal tempo preceltico e celtico. Dopo la caduta dell’Impero Romano a causa delle invasioni barbariche, l’acquedotto andò in rovina.

L’epoca romana fu un periodo particolarmente fiorente per la popolazione, l’attuale territorio arsaghese è infatti solo una piccola parte dell’intera superficie dell’antico pagus. Durante l’occupazione romana Arsago era al centro di tutto il territorio tra l’Astrona e l’Arno e vi avevano sede il Forum ed il Conciliabulum romano, dove i cittadini si radunavano a discutere dei loro interessi, a prendere deliberazioni, offrire sacrifici agli dèi pagani.

L’importanza dal punto di vista religioso, commerciale ed amministrativo fu determinata dalla sua vicinanza al corso del Ticino.

Fra il III ed il IV secolo d.C., con il trasferimento della sede imperiale a Milano, si ebbe un grande sviluppo del commercio.

Il declino della città iniziò nel V secolo d.C., con il trasferimento della capitale a Ravenna e la chiusura della zecca di Milano e la conquista ostrogota di Milano del 539.

Con l’arrivo dei Longobardi in Italia nel 568, Arsago raggiunge il massimo splendore attraverso la costruzione di edifici militari e religiosi, come la basilica di S. Vittore, il battistero di S. Giovanni, l’oratorio dei SS. Cosma e Damiano e la chiesa di S. Maria in Monticello. Il dominio longobardo cessò nel 774 con la sconfitta di Desiderio ad opera di Carlo Magno.

Nell’Alto Medioevo divenne grazie alla sua posizione centrale e più elevata un fondamentale centro di transito da ovest ad est, verso la Svizzera, ma anche un centro militare e commerciale.

Durante il Basso Medioevo  entra a far parte del Comitato del Seprio al quale rimarrà legato fino ai tempi di Federico Barbarossa e dei Comuni e successivamente diverrà possedimento della Famiglia Visconti fino al XVIII secolo.
Emblema di Arsago Seprio è anche il battistero di San Giovanni Battista, a pianta ottagonale, realizzato nel dodicesimo secolo: al centro, all'interno, si trova il vaso battesimale e, dai lati delle porte, è possibile accedere alla galleria superiore attraverso le scale.

Collegamenti

Ci si arriva percorrendo la strada statale n. 33 del Sempione oppure l'autostrada A 8/26 di Gallarate-Gattico, situata a 2 km e con accesso dal casello di Besnate. Il collegamento ferroviario è garantito dalla linea Milano-Gallarate-Domodossola che attraversa la stazione distante 2 km.