Besate

    
Provincia
Milano
CAP
20080

Il comune di Besate si trova in quel tratto di pianura padana tra Abbiategrasso e Bereguardo, lambito da una parte dalle acque del Ticino e dall'altra dal Naviglio di Bereguardo. L'agglomerato principale è costituito da costruzioni prevalentemente basse, parte delle quali con la classica struttura a corte, tipica delle abitazioni di quella zona della Lombardia.

L’economia del paese è basata essenzialmente sulle attività agricole, infatti numerose sono le cascine sul suo territorio.

Storia

La prima presenza dell’uomo su queste terre si attesta a partire dalla preistoria ma ad abitare questa valle furono anche i Celti; ancora oggi si possono trovare borgate che conservano nel loro nome la radice e la terminazione celtica.

Diversi sono stati i ritrovamenti archeologici nel territorio di Besate: monete, materiale in terracotta, urne cinerarie, resti di palafitte a testimonianza di quelle antiche civiltà

Alla caduta dell'impero romano, Besate passò prima sotto i Longobardi e poi alle signorie dei Visconti e degli Sforza. Nel 1378 infatti, Gian Galeazzo Visconti stabilì quali comunità dovessero dipendere per la tassa del sale dalla Gabella di Pavia e tra questa era compresa anche Besate.

Nel corso del ‘500, Besate fu amministrata dagli Spagnoli e dovette subire un aumento della pressione fiscale a causa del continuo fabbisogno di denaro da parte del governo di Madrid. Nel 1630 vi fu una drammatica epidemia di peste, che decimò circa il 20% della popolazione locale.

Il Settecento fu un secolo di grandi riforme, il governo austriaco volle mettere ordine in ogni aspetto della vita sociale: dall’istruzione e la sanità all’igiene. In età napoleonica fu promossa un’inchiesta sulle condizioni sociali ed economiche nel territorio attraverso un questionario ai inviato ai parroci.

Il ritorno degli austriaci fu sancito con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto nel 1815.
Negli ultimi anni dell’Ottocento il paese si spaccò in due fazioni a causa di una lite tra Comune e Fabbriceria.

Tra le testimonianze storico-architettoniche meritano di essere citate: la chiesa parrocchiale, intitolata a San Michele e risalente al Duecento, e il palazzo Visconti di Modrone, costruito nel XVIII secolo.

Lo stemma comunale è uno scudo "troncato", in cui si rappresenta un'aquila su fondo azzurro nella parte superiore e in quella inferiore si riproducono tre bande d'argento in campo rosso.

Collegamenti

Situata ad appena 11 km dal casello di Binasco dell'autostrada A7 Milano-Genova, può essere facilmente raggiunta anche percorrendo la strada statale n. 526 dell'Esticino, che ne attraversa il territorio. La stazione ferroviaria di riferimento, lungo la linea Milano-Mortara, si trova a 11 km di distanza.