Abbazia di San Donato a Sesto Calende

    
Tipologia luogo
Indirizzo
Via Abbazia, 6, Sesto Calende VA
Comune
Periodo Artistico Culturale
Romanico
Periodi Storici
Il Basso Medioevo 1000-1492

L’abbazia di San Donato si trova presso il comune di Sesto Calende, in regione Scovilla (o Scozzola), edificata nei sec. IX e X, rappresenta sicuramente l’edificio più importante e monumentale della zona.

Fu il vescovo di Pavia Liutardo de’ Conti ad ordinarne l’edificazione sui resti di un antico tempio pagano dedicato al culto degli dei.

L’assetto attuale dell’abbazia è però differente dal nucleo originario, in quanto nel XI vennero modificate la navata e l’abside principale e nel XIII secolo venne introdotto il Nartece.

All’interno del culto cattolico, rimase per moltissimo tempo (sino al 1820) occasione di accese discussioni e controversie, infatti essa era diretta dalla giurisdizione di Pavia pur appartenendo al territorio della Diocesi ambrosiana. Anche San Carlo Borromeo si occupò della diatriba, ma l’impegno da lui profuso a nulla servì e l’abbazia non potè passare sotto la diocesi di Milano.

Nonostante i molti rimaneggiamenti, l’edificio rimane importante testimonianza dello stile romanico medievale, sia nella sua struttura, sia nel suo sviluppo esterno ed interno.

Attualmente consta di tre navate terminanti in due absidi, mentre la navata sud si apre sulla sacrestia edificata nel’700, a sostituzione della terza abside andata distrutta.

Appena entrati ecco subito il nartece, probabilmente in origine portico aperto su tre lati e successivamente inglobato nell’interno dell’edificio in occasione dell’ampliamento del l’abbazia. Di gran pregio i capitelli preromanici, le colonne romane e le volte grafite.

In fondo alla navata centrale troviamo l’altare maggiore, sopraelevato rispetto all’assetto originale con un accesso tramite due scale con gradinata settecentesca. Anche la cripta conserva resti importanti, seppur appena leggibili: le sinopie illustranti L’Ave Maria e la Natività, nonché colonnine in pieno stile romanico che sostengono glia archi delle volte a crociera.

Ancora da citare sicuramente il coro ligneo composto di 15 stalli finemente scolpiti e decorati; numerosi affreschi di epoche differenti (Madonna dei Limoni, La Disputa di Santa Caterina d’Alessandria, la Madonna del latte e l’Ultima Cena del Tarilli).

Da sottolineare alcuni rimaneggiamenti che hanno modificato molto l’architettura e la decorazione dell’abbazia: la sostituzione della copertura lignea con volte in cotto e la pavimentazione dove, sempre il cotto, ha sostituito la beola e il sarizzo dell’originaria. Durante i lavori di quest’ultima opera vennero rinvenuti plutei facenti parte dell’ambone della chiesa originaria. Essi, di notevole bellezza, sono oggi conservati nel Museo del palazzo Comunale.

Esternamente si possono osservare, particolarmente di valore, l’abside nord, l’abside centrale e la torre campanaria, tutti decorati con archetti pensili in cotto.

Come spesso di abitudine nelle epoche passate, sia all’esterno che all’interno, nell’edificazione delle murature, troviamo elementi delle precedenti architetture, cristiane e pagane, su cui è stata edificata l’abbazia.

Breve visita alla chiesa San Donato a Sesto Calende - EXTN-041_083