Rocca Borromeo di Angera

    
Tipologia luogo
Indirizzo
Via Rocca Castello, 2, 21021 Angera VA
Comune
Periodi Storici
Il Basso Medioevo 1000-1492

Il castello o Rocca Borromeo domina il lato meridionale del lago Maggiore e si erge, fiero e imponente, su uno sperone di roccia calcarea.

Oggi si presenta integralmente conservato e raro esempio di edificio medievale fortificato e costruito con una posizione strategica per il controllo dei traffici. In origine appartenne alla famiglia dei Visconti originaria del Verbano poi, a partire dal 1449, passò ai Borromeo.

L’interno è ricco di testimonianze storiche ed artistiche, visibili muovendosi attraverso gli ampi spazi dei cinque corpi principali, stratificati tra il 1100 al 1600: la torre Castellana, l’Ala Scaligera, l’Ala Viscontea, la Torre di Giovanni Visconti, l’Ala dei Borromeo compongono l’attuale struttura in un insieme di assoluta armonia.

Questi  luoghi accolgono sale di rara bellezza e solennità come le sale del Buon Romano, della Mitologia, delle Cerimonie, di San Carlo, dei Fasti Borromeo, della  Giustizia. Di assoluta importanza sono gli affreschi ospitati nella Sala della Giustizia, risalenti al secolo XIII e attribuiti all’anonimo “Maestro di Angera”. Essi narrano alcune vicende legate alla vita dell’ arcivescovo Ottone Visconti ed, in particolare, la scena vittoriosa sui Torriani nella battaglia di Desio (1227).

Un progetto particolare è costituito dal giardino, per il quale sono stati condotti studi approfonditi  su documenti dell’epoca medievale, per poterne realizzare un corretto ripristino. Ciò ha condotto alla realizzazione di una prima mostra temporanea sulle tre principali tipologie di giardini medievali, il Giardino dei Principi, il Verzere e il giardino delle Erbe Piccole che ne hanno poi visto la creazione nello spazio che si affaccia sul lago.

Questo progetto è in continua espansione e si prevede, nel corso degli anni, di aggiungere nuovi spazi dedicati alle erbe, secondo quanto descritto negli antichi codici e che già oggi ci permette di  godere di coltivazioni di specie arbustive di tipo ornamentale vicino ad altre medicamentose, secondo un preciso ordine geometrico, per ricreare interra l’idea del “paradiso perduto”.

In epoca recente hanno trovato sistemazione all’interno della fortezza il Museo della Bambola e del Giocattolo e la Collezione di Maioliche.

Il Museo, fondato nel 1988 dalla principessa Bona Borromeo Arese, espone più di mille bambole realizzate tra il XVIII secolo fino ai nostri giorni.

Le sale visitabili sono dodici a cui si aggiungono  esposizioni monotematiche separate come la sala dedicata alle bambole ed ai giocattoli provenienti dall’extra Europa, come la collezione del Petit Musée du Costume du Tours e la raccolta da Giséle Peschè, straordinaria collezione di automi francesi e tedeschi del XIX secolo.

Le bambole, appartenenti alla tradizione del loro tempo, si presentano costruite con i materiali più disparati come tessuto, biscuit, cera, cartapesta, legno e formano una collezione tra le più importanti in Europa.