Diga del Cingino

    

La diga del Cingino è una delle 4 opere di sbarramento della alta Valle Antrona, una valle laterale della Valle D’Ossola.

Costruita tra il 1925 e il 1930, a quota 2255 m, è del tipo a gravità massiccia, in muratura di pietrame con malta di cemento, a pianta leggermente arcuata ed è stata realizzata rialzando e ampliando un piccolo lago di origine glaciale già esistente. Nel punto più profondo delle fondazioni è alta 50 metri ed è larga 152 metri.

La diga del Cingino, è diventata una meta molto apprezzata da escursionisti e amanti della fotografia naturalistica, poiché è possibile osservare un insolito fenomeno.

Gli stambecchi, che in estate si trasferiscono nei pascoli di alta quota particolarmente adatti alla riproduzione, si arrampicano sulle pareti quasi verticali dello sbarramento, per leccare il salnitro formatosi grazie all’umidità combinata al carbonato di calcio, presente nell’intonaco che cementa le pietre dello sbarramento.

Il sale è uno degli alimenti fondamentali della dieta degli stambecchi, utile specialmente alle femmine gravide e ai piccoli.

Per raggiungere la diga del Cingino, partendo da Campliccioli ci vogliono circa 4 ore di cammino e 1200 m di dislivello, su di un sentiero ben segnalato.

Per essere sicuri di godersi lo spettacolo degli stambecchi si può pernottare al Bivacco Cingino, fornito di 8 posti letto. Si può poi proseguire verso la diga di Camposecco (a circa un 1 ora e 30 di cammino) e da li ridiscendere a Campliccioli.