Vittuone

    
Provincia
Milano
CAP
20010

Vittuone si trova in provincia di Milano  all'interno del Parco Agricolo Sud. Il suo territorio è ricco di  risorgive, che un tempo avevano ampia rilevanza economica per l'agricoltura e oggi costituiscono una delle attrazioni principali.

L'epoca romana

Vittuone era un villaggio già esistente in epoca romana e forse di probabili origini gallico - celtiche. Le prime scoperte testimonianti un primordiale insediamento romano risalgono al 1868 quando il nobile Giovanni Venini ritrovò, nel parco della sua villa di campagna sita in centro al paese, alcune ceneri ed ossa provenienti da urne cinerarie, accompagnate da cimeli in bronzo. Nel 1902, presso la cascina Resta a sud dell'abitato, vennero ritrovate monete che portavano effigi del I e del II secolo d.C. e un vaso antropomorfo (1907). Per tale motivo questi ritrovamenti possono far supporre che Vittuone fu un castrum di rinforzo alle legioni del Ticino o più facilmente un pagus (villaggio minore) della vicina Corbetta.

Il medioevo

Il borgo in quell'epoca godeva di una certa importanza, in quanto Goffredo da Bussero, già sul finire del XIII secolo, cita la presenza della chiesa di San Martino a Vittuono,[4] e dall'archivio della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano si sa che questa possedette dei beni nel comune, nel periodo compreso tra il 1347 e il 1486. Dati storici più precisi si hanno nel 1311 quando un vittuonese fu rettore a Milano e partecipò con Marco Visconti, altri rettori e trecento uomini a cavallo all'attacco della casa dell'arcivescovo Cassono della Torre per intimargli l'esilio. Da una cronaca del Besta intitolata "Fior dei Fiori" apprendiamo che tra i capitani delle porte della città di Milano vi erano alcuni uomini d'arme scelti tra la nobiltà del contado: per la porta Ticinese vi fu tra gli altri Giovanni da Vittuone.

L'età moderna

Nel XVI secolo il nucleo di Vittuone era particolarmente compatto ed articolato essenzialmente attorno a pochi corti, gravitanti a loro volta attorno alle ville principali. Al posto dell'attuale chiesa si trovava l'oratorio intitolato ai santi Nazario e Celso con retrostante giardino, mentre la chiesa sorgeva fuori dal paese, lungo la strada che portava a Novara (demolita negli anni 1975 circa). Presso di questa si trovava un cimitero visitato da san Carlo Borromeo in occasione della sua visita al paese dell'8 aprile del 1570.

Durante tutto il Settecento, Vittuone si arricchi di edifici e strutture prevalentemente adibiti ad uso agricolo: da segnalare la visita dell'allora Duchessa di Milano, Maria Teresa d'Asburgo nel 1737. All'epoca napoleonica risale invece l'impianto dell'attuale cimitero, costruito sulla base dell'Editto di Saint-Cloud e allorquando il comune era stato temporaneamente fuso con Sedriano. Alla restaurazione austriaca si deve invece la costruzione di nuove strade di collegamento con il vercellese e la realizzazione della nuova tratta ferroviaria che segnerà profondamente la futura economia del paese.

L'Ottocento

Durante l'Ottocento il paese non progredì in grandezza rispetto al passato, ad eccezione di due importanti realizzazioni: la costruzione della cascina appartenuta ai Resta (principale centro agricolo dell'area) e la costruzione nel 1848 dell'attuale chiesa parrocchiale su progetto dell'architetto Giacomo Moraglia al posto del vecchio oratorio rinascimentale. Il precedente luogo di culto cittadino, infatti, si trovava in prossimità del cimitero, presso la Cascina Parrocchiale (popolarmente meglio nota col nome di Garascia, oggi demolita) cioè in una zona piuttosto periferica del paese e per questo motivo venne portata più in centro.

Dai rilievi catastali comprendiamo inoltre come si sia mantenuta particolarmente attiva anche l'agricoltura, mantenendo una sostanziale eterogeneità dei coltivati a dispetto di quanto andava diffondendosi nell'area, ovvero della monocoltura specializzata delgranoturco. Nel corso del XIX secolo ebbe larga importanza nell'economia locale anche la filanda istituita dalla famiglia Venini presso la propria abitazione che fornì diversi posti di lavoro alla popolazione vittuonese.

L'inaugurazione dell'ultimo tratto della ferrovia Milano-Novara completato nel maggio del 1859, permise dalla seconda metà dell'Ottocento un incremento delle comunicazioni con i principali centri produttivi dell'area della provincia di Milano.

Fonte Wikipedia